CIBI MONOPROTEICI PER CANI E GATTI: COME RICONOSCERLI E PERCHÈ USARLI

19/04/2017 Categorie : Cani , Gatti , Salute

La fonte di proteine può essere ad esempio il pollo, il cavallo, il coniglio, l'anatra o il pesce, l'importante è che sia l'unica.
La maggior parte dei cani e dei gatti non necessitano di un cibo monoproteico, cosa che si rende invece necessaria quando subentrano patologie derivanti da allergie o intolleranze alimentari. Queste si manifestano con sintomi intestinali, digestivi oppure cutanei.

Cibo Monoproteico ed allergie: quale relazione

Come per gli esseri umani, anche per i nostri cani e gatti, le allergie e le intolleranze alimentari possono creare dei semplici fastidi, come un leggero prurito oppure dei danni piuttosto seri come problemi gastrointestinali o addirittura respiratori.

Mentre però per noi umani è sufficiente sottoporsi ad un test allergologico, non è la stessa cosa per i nostri amici a quattro zampe. In realtà i test esistono anche per loro ma sono estremamente costosi e poco precisi.

Per questo motivo la prassi utilizzata dai veterinari è quella di utilizzare la dieta ad esclusione, che consiste nell'eliminare progressivamente alcuni tipi di alimenti e vedere quando il problema non si presenta più. Successivamente si possono reinserire uno alla volta i nutrienti contenenti le proteine escluse fino ad individuare quella o quelle a cui è intollerante o allergico.

In alcuni alimenti dedicati alle allergie alimentari, si utilizza anche una fonte di carboidrati alternativa, come patata, grano saraceno, piselli, utile nel caso in cui l’allergia o intolleranza non fosse a una proteina ma ad un cereale.

Com'è formulato il cibo Monoproteico: un esempio pratico

Una crocchetta al salmone è ben diversa da una crocchetta monoproteica al salmone. La prima contiene salmone come primo ingrediente, la seconda contiene solo proteine del salmone.

Quando si inizia una dieta monoproteica con lo scopo di individuare la proteina che genera l'intolleranza, occorre essere molto rigidi. Per vedere qualche risultato la dieta va seguita per almeno un mese e non bisogna dare all'animale nessuna altra proteina, questo perchè l'organismo deve liberarsi dai residui di tutte le altre proteine che assunto nel tempo.

Anche uno snack, un biscotto o un premio dovranno quindi essere monoproteici al salmone!

lo steso vale per i cereali contenuti nelle crocchette monoproteiche per cani e gatti: vengono lavorati in modo da eliminare la parte di proteine, viene rimosso il germe poi vengono separate la componente proteica (il glutine, a seconda dei cereali) da quella dell'amido e nel mangime viene messo solo l'amido, riserva di carboidrati, facendo in modo che all'interno rimangano così pochissime proteine estranee.

Crocchette Monoproteiche: moda o terapia?

Che le allergie e le intolleranze alimentari nei cani e nei gatti esistano e siano una patologia da non sottovalutare è un dato di fatto, così come per gli umani.

L'alimentazione monoproteica offre una soluzione valida e facilmente accessibile per poter curare i nostri animali. Per farlo con serietà occorre però molta costanza ed è fortemente consigliato il parere del medico veterinario.

Gli alimenti monoproteici per cani e gatti sono di libera vendita, cosa che li rende soggetti a mode e tendenze. Il consiglio è quindi quello di utilizzarli solo se realmente necessari al benessere e alla salute dell'animale, perchè, come per noi umani le allergie possono svilupparsi nel corso della vita ed è bene avere un' "arma" da utilizzare in caso di necessità!

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Federica Toro, Ambassador di Paco, racconta la sua esperienza con l'alimentazione monoproteica:

Esperienza di Federica: la dieta monoproteica è davvero utile?

Al giorno d'oggi è diventata abitudine indirizzare i padroni di cani e gatti verso  l'alimentazione monoproteica. La domanda da porsi però è se questa scelta sia realmente utile.

A mio modesto parere, anche a confronto con le esperienze di amici, la risposta è che non lo è affatto, eccezione fatta nel caso in cui si siano realmente riscontrate patologie allergichePersonalmente, prediligerei i cibi monoproteici se esistesse realmente una comprovata esigenza.

L' alimentazione monoproteica somministrata ai nostri amici a 4 zampe è necessaria solo in caso di allergie e sotto controllo Veterinario. Se l'animale non soffre di nessuna patologia, può essere indicato un alimento più completo.

Hai dubbi o domande? Ci sono i Paco Ambassador! Visita la pagina Ambassador di Federica

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CIBI MONOPROTEICI PER CANI E GATTI: COME RICONOSCERLI E PERCHÈ USARLI

Cani , Gatti , Salute

La fonte di proteine può essere ad esempio il pollo, il cavallo, il coniglio, l'anatra o il pesce, l'importante è che sia l'unica.
La maggior parte dei cani e dei gatti non necessitano di un cibo monoproteico, cosa che si rende invece necessaria quando subentrano patologie derivanti da allergie o intolleranze alimentari. Queste si manifestano con sintomi intestinali, digestivi oppure cutanei.

Cibo Monoproteico ed allergie: quale relazione

Come per gli esseri umani, anche per i nostri cani e gatti, le allergie e le intolleranze alimentari possono creare dei semplici fastidi, come un leggero prurito oppure dei danni piuttosto seri come problemi gastrointestinali o addirittura respiratori.

Mentre però per noi umani è sufficiente sottoporsi ad un test allergologico, non è la stessa cosa per i nostri amici a quattro zampe. In realtà i test esistono anche per loro ma sono estremamente costosi e poco precisi.

Per questo motivo la prassi utilizzata dai veterinari è quella di utilizzare la dieta ad esclusione, che consiste nell'eliminare progressivamente alcuni tipi di alimenti e vedere quando il problema non si presenta più. Successivamente si possono reinserire uno alla volta i nutrienti contenenti le proteine escluse fino ad individuare quella o quelle a cui è intollerante o allergico.

In alcuni alimenti dedicati alle allergie alimentari, si utilizza anche una fonte di carboidrati alternativa, come patata, grano saraceno, piselli, utile nel caso in cui l’allergia o intolleranza non fosse a una proteina ma ad un cereale.

Com'è formulato il cibo Monoproteico: un esempio pratico

Una crocchetta al salmone è ben diversa da una crocchetta monoproteica al salmone. La prima contiene salmone come primo ingrediente, la seconda contiene solo proteine del salmone.

Quando si inizia una dieta monoproteica con lo scopo di individuare la proteina che genera l'intolleranza, occorre essere molto rigidi. Per vedere qualche risultato la dieta va seguita per almeno un mese e non bisogna dare all'animale nessuna altra proteina, questo perchè l'organismo deve liberarsi dai residui di tutte le altre proteine che assunto nel tempo.

Anche uno snack, un biscotto o un premio dovranno quindi essere monoproteici al salmone!

lo steso vale per i cereali contenuti nelle crocchette monoproteiche per cani e gatti: vengono lavorati in modo da eliminare la parte di proteine, viene rimosso il germe poi vengono separate la componente proteica (il glutine, a seconda dei cereali) da quella dell'amido e nel mangime viene messo solo l'amido, riserva di carboidrati, facendo in modo che all'interno rimangano così pochissime proteine estranee.

Crocchette Monoproteiche: moda o terapia?

Che le allergie e le intolleranze alimentari nei cani e nei gatti esistano e siano una patologia da non sottovalutare è un dato di fatto, così come per gli umani.

L'alimentazione monoproteica offre una soluzione valida e facilmente accessibile per poter curare i nostri animali. Per farlo con serietà occorre però molta costanza ed è fortemente consigliato il parere del medico veterinario.

Gli alimenti monoproteici per cani e gatti sono di libera vendita, cosa che li rende soggetti a mode e tendenze. Il consiglio è quindi quello di utilizzarli solo se realmente necessari al benessere e alla salute dell'animale, perchè, come per noi umani le allergie possono svilupparsi nel corso della vita ed è bene avere un' "arma" da utilizzare in caso di necessità!

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Al giorno d'oggi è diventata abitudine indirizzare i padroni di cani e gatti verso  l'alimentazione monoproteica. La domanda da porsi però è se questa scelta sia realmente utile.

A mio modesto parere, anche a confronto con le esperienze di amici, la risposta è che non lo è affatto, eccezione fatta nel caso in cui si siano realmente riscontrate patologie allergichePersonalmente, prediligerei i cibi monoproteici se esistesse realmente una comprovata esigenza.

L' alimentazione monoproteica somministrata ai nostri amici a 4 zampe è necessaria solo in caso di allergie e sotto controllo Veterinario. Se l'animale non soffre di nessuna patologia, può essere indicato un alimento più completo.

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