GATTO CI COVA: SCOPRI TUTTI I SEGRETI DEL SACRO DI BIRMANIA

12/10/2017 Categorie : Gatti , Gatti di Razza

Sacro di Birmania: il gatto benedetto della dea d'oro

Secondo la leggenda, nel Tempio di Lao Tsun in Birmania si adorava la dea tutta d'oro con gli occhi di zaffiro. Qui i monaci meditavano in pace con i loro 100 gatti sacri di colore bianco candido. Un giorno, un gruppo di predoni assalì il Tempio e il Gran Sacerdote fu ucciso mentre era in meditazione con il gatto Sihn. Disperato per la morte del padrone, l'animale salì sulla sua schiena ed immediatamente il suo manto divenne color oro, ad eccezione del muso, le orecchie e la coda, che divennero color terra. Gli occhi divennero color zaffiro, proprio come quelle della dea. L'unica eccezione allo splendente brillio d'oro furono le zampe, in contatto con la tonaca del Sacerdote. Come lui, tutti gli altri 100 gatti ebbero quella miracolosa mutazione.

I cenni storici invece parlano di una coppia di Sacro di Birmania, arrivati in Francia con un esploratore nel XIX secolo. Questa razza divenne ufficiale solo nel 1966, ed in Italia arrivò nel 1979.

Caratteristiche: il gatto dai guanti bianchi

Il Sacro di Birmania è un gatto medio grande, di corporatura robusta ed ha una pelliccia semi lunga senza sottopelo. Il naso è diritto e non schiacciato, occhi grandi e ovali che gli danno immediatamente un'aria dolce. Il suo manto può essere diverso, a pois, con colori che possono andare dal marrone al blu, tortora, grigie ma anche silver e golden.

Carattere: sempre allegro

Il Sacro di Birmania è un gatto estremamente giocoso ed allegro. Si affeziona in modo speciale al suo padrone tanto da patirne la mancanza quando questo non gli è vicino. Non è incline a mordere o graffiare per rabbia o per fastidio, e questo lo rende particolarmente adatto alla compagnia di anziani e di bambini.

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Gatti , Gatti di Razza

Sacro di Birmania: il gatto benedetto della dea d'oro

Secondo la leggenda, nel Tempio di Lao Tsun in Birmania si adorava la dea tutta d'oro con gli occhi di zaffiro. Qui i monaci meditavano in pace con i loro 100 gatti sacri di colore bianco candido. Un giorno, un gruppo di predoni assalì il Tempio e il Gran Sacerdote fu ucciso mentre era in meditazione con il gatto Sihn. Disperato per la morte del padrone, l'animale salì sulla sua schiena ed immediatamente il suo manto divenne color oro, ad eccezione del muso, le orecchie e la coda, che divennero color terra. Gli occhi divennero color zaffiro, proprio come quelle della dea. L'unica eccezione allo splendente brillio d'oro furono le zampe, in contatto con la tonaca del Sacerdote. Come lui, tutti gli altri 100 gatti ebbero quella miracolosa mutazione.

I cenni storici invece parlano di una coppia di Sacro di Birmania, arrivati in Francia con un esploratore nel XIX secolo. Questa razza divenne ufficiale solo nel 1966, ed in Italia arrivò nel 1979.

Caratteristiche: il gatto dai guanti bianchi

Il Sacro di Birmania è un gatto medio grande, di corporatura robusta ed ha una pelliccia semi lunga senza sottopelo. Il naso è diritto e non schiacciato, occhi grandi e ovali che gli danno immediatamente un'aria dolce. Il suo manto può essere diverso, a pois, con colori che possono andare dal marrone al blu, tortora, grigie ma anche silver e golden.

Carattere: sempre allegro

Il Sacro di Birmania è un gatto estremamente giocoso ed allegro. Si affeziona in modo speciale al suo padrone tanto da patirne la mancanza quando questo non gli è vicino. Non è incline a mordere o graffiare per rabbia o per fastidio, e questo lo rende particolarmente adatto alla compagnia di anziani e di bambini.

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