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L'aumento dei costi del trasporto, dell'elettricità e delle materie prime ha colpito anche il mondo del Pet Food. Se da un lato le aziende tendono a dirottare i beni necessari all'industria alimentare umana, dall'altra la richiesta sempre più ampia di materie prime per il Pet Food (come carne, pesce, frutta e verdura) ha portato ad un graduale scarsità di alcune fonti proteiche destinate al mercato animale. Questo è accaduto con la carne di maiale o i pesci del Pacifico, caratterizzandone una mancanza produttiva o un aumento dei costi.
Inoltre gli aumenti del costo carburante e le difficoltà post-pandemia di approvigionamento dai Paesi dell'Est (da sempre protagonisti della lavorazione degli alimenti in lattina a base di pesce), spingono le aziende del Pet Food italiane ed europee a 'guardare in casa'.
Capire di cosa ha bisogno il cane o il gatto: peso metabolico
Il super food fa il caso nostro? Alla luce delle considerazioni e degli aumenti dettati da logiche geopolitiche e post pandemiche il portafogli può permettersi un alimento così?
Per capirlo dobbiamo prima di tutto conoscere le reali necessità nutrizionali del nostro pet. Il fabbisogno energetico del Pet non è strettamente legato al peso dello stesso, ma tiene conto del peso metabolico. Il peso metabolico è il calcolo dell'energia bruciata dal cane o dal gatto in base all'età, alla razza, ma soprattutto alla sua superficie corporea.
Per evitare problemi di sovrappeso o carenza di sostanze nutrizionali, è necessario conoscere il fabbisogno energetico giornaliero del cane. Per farlo esiste una formula, ad esempio per il cane il calcolo è:
MER (fabbisogno giornaliero) = 110 x (kg di peso del cane) alla 0,79
Se il risultato è, per esempio 1000, saranno 1000 kcal al giorno necessarie al nostro cane.
Il dato di kcal deve sempre essere riportato sulle confezioni del pet food in quanto si tratta del miglior metodo che abbiamo per essere sicuri di somministrare un alimento nelle reali quantità.
Ed allora perché sulle crocchette c'è scritto SOMMINISTRAZIONE CONSIGLIATA?
Visto che non tutti conoscono il reale fabbisogno energetico del cane o del gatto, la regolamentazione europea richiede una tabella indicativa di somministrazione.
ATTENZIONE: i dati della tabella di somministrazione sono SEMPRE CORRETTI ma si basano su parametri generici del pet (sarebbe impossibile tenere conto delle esigenze di tutti i tipi di cani e gatti).
Fabbisogno energetico e alimenti super premium
Alla luce degli aumenti dei costi e dell'essere venuti a conoscenza del fabbisogno energetico giornaliero, perché mai dovremmo continuare a scegliere gli alimenti super premium? Facile:
- LE MATERIE PRIME CONTROLLATE: anche se le materie prime hanno subito aumenti, gli alimenti super premium garantiscono uno standard qualitativo pari o quanto più possibile vicino a quello umano.
- PIU' E' ALTA LA QUALITA' MAGGIORE E' IL VALORE NUTRIZIONALE: un alimento con materie prime meno controllate e di qualità (ad un costo più basso), ha sicuramente un valore nutrizionale (kcal) inferiore ad un super premium. In sintesi: costa meno ma ne dovrai servire di più!
- MANGIO SANO E LEGGO L'ETICHETTA: un'alimentazione super premium è spesso calibrata con l'integrazione di elementi naturali essenziali nel lungo periodo. Questo perché il cane ed il gatto, se seguono una dieta sana e praticano una corretta attività fisica, non hanno bisogno di assumere nessun tipo di integratore. Come già anticipato, in questo particolare momento di crisi, le aziende di pet food possono cercare di calmierare i costi di produzione togliendo elementi alle ricette. Questo è possibile perché alcune etichette riportano diciture generiche come carne e derivati oppure cereali. Che permettono di aggiustare le percentuali delle formulazioni senza doverle dichiararle con precisione.
Marchi Super Premium Made in Italy
Un po' come stanno facendo le grandi aziende produttive, anche il consumatore sta cominciando a guardare in casa per scoprire nuove realtà sul suolo italiano che offrano qualità e trasparenza.