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I “nonni di casa”: guida completa a cane e gatto anziani

Cani Gatti Il consiglio del veterinario Salute

Un pet anziano non è fragile: è un compagno di vita esperto. Con poche mosse mirate su cibo, routine e ambiente puoi aiutarlo a stare bene ogni giorno. In questa guida, scritta con il tono pratico di Paco, trovi definizioni chiare per orientarti nelle ricerche (“cane anziano”, “migliori alimenti per cani anziani”, “gatti anziani”, “migliori alimenti per gatti anziani”), consigli realmente utili e qualche scorciatoia per scegliere senza stress.

Quando inizia l’età “senior”

Per cane anziano intendiamo un cane in fascia senior: 5–6 anni nelle razze giganti, 6–8 nelle grandi, 7–10 nelle medie, 10–12 nelle piccole. Per gatto anziano consideriamo “maturi” 10–12 anni, “senior” 12–15, “geriatrici” oltre i 15. Non è un’etichetta, è un promemoria: da queste età in poi osserviamo un po’ meglio appetito, sete, mobilità e comportamento per intervenire in tempo.

Cosa cambia davvero (e perché non allarmarsi)

Con il tempo il metabolismo rallenta, la massa muscolare tende a calare e le articolazioni perdono elasticità: al mattino possono servire alcuni minuti per “sciogliersi”. Anche vista e udito si attenuano e il sonno aumenta. Nei gatti si nota spesso un minor interesse per l’acqua e gli odori, nei cani il calo del tono muscolare è più evidente. Questo è fisiologico: l’obiettivo non è fermare l’orologio, ma modellare abitudini più gentili che lo aiutino a sentirsi bene.

Alimentazione del cane anziano: criteri semplici che funzionano

Quando cerchi i migliori alimenti per cani anziani, punta dritto a tre elementi: proteine di qualità per difendere la muscolatura, digeribilità alta per non appesantire l’intestino, omega-3 (EPA/DHA) e minerali bilanciati per sostenere articolazioni, cute e – quando indicato dal veterinario – anche la funzione renale. Se la masticazione non è più impeccabile, scegli crocche morbide o una consistenza umida: l’importante è che mangi con piacere e regolarità. Se ti piace il compromesso, il mix secco+umido unisce praticità, igiene orale, idratazione e appetibilità.

Vuoi un punto di partenza concreto? Ecco due opzioni selezionate da Paco per cominciare con il piede giusto.

Transizione senza scossoni. Passa al nuovo alimento in 7–10 giorni aumentando la quota giorno dopo giorno: in questo modo feci, appetito e peso restano i tuoi “sensori” di benessere. Se compaiono feci molli o rifiuto, rallenta di un paio di giorni e riprendi gradualmente.

Alimentazione del gatto anziano: idratazione, appetibilità, serenità

I migliori alimenti per gatti anziani combinano umidi completi molto appetibili e una buona idratazione. Una fontanella o più ciotole in punti “strategici” della casa invogliano a bere; ciotole ampie e basse aiutano i baffi sensibili. Se il veterinario lo consiglia, valuta ricette mirate per apparato urinario o reni; in ogni caso mantieni porzioni piccole e regolari e controlla il peso una volta a settimana: nei mici il dimagrimento “silenzioso” è frequente.

Se vuoi un aiuto immediato nella scelta, qui sotto trovi due proposte equilibrate.

Preferisci partire dall’umido? Due alternative pratiche e molto gradite:

Dal piatto alla passeggiata: il movimento “poco ma spesso”

Il movimento resta una medicina quotidiana, ma cambia ritmo. Nei cani funzionano uscite brevi e frequenti su terreno regolare, con due minuti di riscaldamento (passo lento, curve morbide) e rientro ben asciutto quando c’è umidità o freddo. In casa bastano giochi olfattivi e mini esercizi di “problem solving” per nutrire mente e muscoli senza affaticare. Anche i gatti traggono beneficio da piccole sessioni di gioco e da percorsi bassi, prevedibili e sicuri: l’obiettivo è mantenere curiosità, non fare performance.

Casa “a prova di nonno”: comfort che si sentono

Un ambiente fatto bene vale quanto un integratore. Tappeti antiscivolo nelle zone scivolose, cuccia ortopedica in un punto caldo e lontano dalle correnti, ciotole rialzate all’altezza giusta per il cane alleggeriscono postura e articolazioni. Per i gatti, lettiere a bordo basso e ripiani raggiungibili senza salti eccessivi evitano fatica; di notte una luce soffusa aiuta chi vede meno.

Se il tuo micio o il tuo cane bevono poco, le fontanelle a ciclo continuo fanno spesso la differenza:

Check-up e integrazioni: prevenire è meglio che inseguire

Dalla mezza età programma almeno un controllo l’anno; in età avanzata passa a ogni 6 mesi. Una visita accurata con profilo ematico e urinario, controllo di denti e peso ti permette di intervenire prima che un fastidio diventi problema. Gli integratori servono quando sono mirati e prescritti dal veterinario: omega-3 per articolazioni, cute e funzioni cognitive; condroprotettori quando le articolazioni chiedono una mano; fibre quando l’intestino si fa pigro.

Per orientarti, due esempi tipici (da usare solo su indicazione del tuo vet):


Segnali da non ignorare (la tabella che risparmia tempo)

Quando un dubbio ti resta in testa più di un paio d’ore, chiamare il veterinario vale oro: ti evita attese inutili e toglie un peso. Questa sintesi ti aiuta a decidere.

Ambito Può essere normale con l’età Meglio chiamare il veterinario se…
Appetito Giorni alterni, ma torna rapidamente Rifiuta il cibo o mangia pochissimo da > 24 h (nei gatti è già urgenza)
Peso Stabile o lieve calo monitorato Dimagrisce senza motivo o ingrassa in fretta
Sete/Pipì Beve un po’ di più col caldo o con più umido Beve molto, urina spesso; il gatto sporca fuori lettiera pur essendo di solito “preciso”
Mobilità Rigidità al risveglio che si scioglie Zoppia, dolore evidente, difficoltà a salire/scendere
Respiro Regolare a riposo Affanno, tosse persistente, respiro rumoroso
Comportamento Più sonno e pause più lunghe Disorientamento improvviso, cambi bruschi o aggressività

Nota importante: niente farmaci umani fai-da-te. Il metabolismo dei pet è diverso e i rischi sono reali.

Due minuti di autovalutazione (oggi come va?)

Chiediti: oggi ha mangiato volentieri? Ha bevuto a sufficienza? Ha fatto movimento senza affanno? Se almeno due risposte sono “sì”, sei sulla strada giusta. Con due “no”, rivediamo insieme menù e routine: piccoli aggiustamenti quotidiani fanno una differenza enorme in poche settimane.

Domande frequenti (risposte brevi e chiare)

Qual è il miglior cibo per cani anziani?
Quello che unisce proteine di qualità, alta digeribilità, omega-3 e minerali ben bilanciati, nella texture che il tuo cane mastica con piacere. La transizione in 7–10 giorni è la strada più sicura.

Meglio secco o umido per gatti senior?
Spesso funziona il mix: il secco è pratico, l’umido sostiene idratazione e appetibilità. Le fontanelle aiutano chi beve poco; se il vet lo consiglia, valuta ricette renali/urinarie.

Da che età il mio pet è anziano?
Cane: dipende dalla taglia (giganti 5–6; grandi 6–8; medie 7–10; piccole 10–12). Gatto: 10–12 maturo, 12–15 senior, >15 geriatrico. Prendila come soglia di attenzione, non come etichetta.

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