MANUALE PER IL PROPRIETARIO DI UN CONIGLIO NANO

20/12/2017 Categorie : Altri Pets , Curiosità

La scelta, solitamente, cade sul coniglio nano come animale domestico per vari motivi: c'è l'impulso (è un animale dolcissimo che fa venire voglia di prenderlo, coccolarlo e riempirlo di bacini), c'è magari l'insistenza di un bambino (e rispetto un cane, nella mentalità del genitore, un coniglio è il compromesso giusto tra un animale d'affezione dolce e che non si rivolta al padrone e un'animale con cui responsabilizzare il figlio), oppure semplicemente perché vogliamo una compagnia discreta ma che non necessiti di costanti attenzioni come un cane o un gatto. Nessuna di queste scelte però è ben ponderata e non sempre il coniglio nano sposa le nostre esigenze. Molti non sanno che si tratta di un animale delicato, molto sensibile e intelligente, in grado di manifestare sentimenti ed affetto verso il proprio padrone. Vediamo ora tutto quello che c'è da sapere su questo straordinario pet:

Il coniglio non è un roditore!

Sebbene a volte possa capitare di rimanere a pensarci su e poi optare per definire il coniglio un roditore, non è assolutamente così! Il coniglio è un lagomorfo: si distingue dal roditore per alcune caratteristiche ma in particolare per una specialità del suo apparato digerente che gli fa produrre due tipi di feci: una molle, il ciecotrofo (che il coniglio "rimangia" per digerire appieno le sostanze nutritive) e una dura, le classiche "palline" di feci solide.

Coniglio ariete, leone, angora... quale scegliere?

Scegliere un coniglio è sicuramente una scelta abbastanza facile: esistono diverse razze, che ne cambiano le caratteristiche estetiche quali taglia, orecchie e volume del pelo. Non esistono specifiche caratteriali ben precisate per ogni razza, ma di solito si predilige "l'aspetto" che ci piace del coniglio. Un particolare da non sottovalutare nella scelta, è il sesso: i veterinari consigliano la sterilizzazione per evitare abitudini moleste nel coniglio maschio e possibili gravidanze isteriche nella femmina.

Come tenere un coniglio in braccio in maniera corretta

Come detto anche nell'introduzione, il coniglio è un animale molto delicato che può morire solo per un forte shock come una caduta, anche da bassa altezza, o un rumore forte. Allo stesso tempo, il coniglio non deve essere contenuto tra le braccia con la forza: dovete avere una stretta sicura ma non eccessiva e moderare un tono di voce pacato per evitare di spaventarlo tanto da tentare un salto "suicida". Mai lasciare solo un coniglio sul tavolo! Può bastare un colpo improvviso, una risata particolarmente tonante, per farlo allarmare e tentare la fuga con un salto.

Le urine del coniglio sono diverse da quelle degli altri mammiferi

A differenza di noi e di molti altri mammiferi, il coniglio nano ha un'urina del tutto particolare. Innanzitutto non è paglierina e trasparente, appare quasi sabbiosa al tatto e molto densa e scusa. Non bisogna quindi spaventarsi se, vedendolo fare pipì su una piastrella chiara, il colore e la consistenza ci parranno strane. La quota di escrezione di calcio nel coniglio è 20 volte superiore alla norma dei mammiferi, e non dobbiamo scandalizzarci se, toccandola (con dei guanti chiaramente!), risulterà piena di sedimenti e cristalli. Anche la colorazione può far prendere uno spavento: in molti casi, asciugando l'urina o ritrovando una macchia sul pavimento si può constatare che il colore del liquido è arancio o quasi rosso. Solitamente si associa questa colorazione alla presenza di sangue, ma non è così. Il coniglio, specie se mangia molta verdura fresca come carote e radicchio, tende, non assimila completamente il beta carotene, che da questa colorazione "insolita" alle sue urine.

Curare al meglio il proprio coniglio:

Per curare al meglio il proprio coniglio è necessario tenere a mente qualche semplice regola e "trucchetto" per avvantaggiare la sua vita e la nostra.

  • Gestire il mantello: gestire il pelo e la pelliccia del coniglio è importantissima perché è il "cappotto" del nostro amico a quattro zampe. Anche se il coniglio non ama particolarmente essere spazzolato, abituandolo fin da piccolo a questa pratica si favorirà il cambio del pelo. Per farlo servono spazzole delicate ed appositamente studiate per cardare il suo manto e renderlo soffice e perfettamente isolante.
  • Fare il bagnetto: se il coniglio è bene in salute, non avrà bisogno di bagnetti, provvederà da solo ed in maniera soddisfacente, ai suoi bisogni. Tuttavia il bagnetto si può rendere necessario nei casi di conigli anziani, incontinenti o con malattie diarroiche. Il miglior modo, per evitare di shoccarlo, o peggio, che reagisca alla nostra presa, è girarlo di pancia e passargli delicatamente un panno con acqua tiepida nelle zone sporche. Preferite saponi delicati o specifici che suggeriti dal vostro veterinario di fiducia. E' necessario poi asciugarlo con cura perché, sì, anche un colpo di freddo, può uccidere il nostro amico.
  • Gestire le unghie: i lagomorfi hanno l'abitudine di "raspare", un metodo che, oltre a permettergli di scavarsi ripari, mantiene le unghie di una giusta lunghezza. Il coniglio domestico non sempre ci riesce da solo, è necessario affidarsi ad un toelettatore esperto oppure farlo in casa con molta cura perché l'unghia ha un anima "carnosa", ovvero una vena che risulta visibile solo in quegli animali dalle estremità chiare (anche i gatti ce l'hanno), ed utilizzando solo apposite tronchesine.
  • Cura degli occhi: la regione degli occhi ha una serie di ghiandole per la produzione di lacrime che sono il miglior sistema di drenaggio e pulizia dell'iride. Non è raro trovare che il coniglio abbia gli occhi sporchi. E' necessario mantene una pulizia costante della zona oculare, usando salviette delicate o un panno umido.
  • I denti del coniglio: uno dei problemi che si riscontrano maggiormente è la malocclusione, ovvero una crescita esagerata ed in maniera non conforme dei denti. I casi più eclatanti sono quelli degli incisivi che possono crescere smisuratamente e leggermente ricurvi. Anche i denti posteriori, i malariformi, sovente sono interessati da questa patologia che può essere o ereditaria oppure dovuta ad una cattiva alimentazione. Troppi alimenti morbidi non permettono la limitazione dei denti e il loro corretto sviluppo. Se il problema diventa "grave" ci si può rivolgere al proprio medico veterinario che provvederà ad una "limatura" e ad un pareggio dei denti del nostro amico a 4 zampe.

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La scelta, solitamente, cade sul coniglio nano come animale domestico per vari motivi: c'è l'impulso (è un animale dolcissimo che fa venire voglia di prenderlo, coccolarlo e riempirlo di bacini), c'è magari l'insistenza di un bambino (e rispetto un cane, nella mentalità del genitore, un coniglio è il compromesso giusto tra un animale d'affezione dolce e che non si rivolta al padrone e un'animale con cui responsabilizzare il figlio), oppure semplicemente perché vogliamo una compagnia discreta ma che non necessiti di costanti attenzioni come un cane o un gatto. Nessuna di queste scelte però è ben ponderata e non sempre il coniglio nano sposa le nostre esigenze. Molti non sanno che si tratta di un animale delicato, molto sensibile e intelligente, in grado di manifestare sentimenti ed affetto verso il proprio padrone. Vediamo ora tutto quello che c'è da sapere su questo straordinario pet:

Il coniglio non è un roditore!

Sebbene a volte possa capitare di rimanere a pensarci su e poi optare per definire il coniglio un roditore, non è assolutamente così! Il coniglio è un lagomorfo: si distingue dal roditore per alcune caratteristiche ma in particolare per una specialità del suo apparato digerente che gli fa produrre due tipi di feci: una molle, il ciecotrofo (che il coniglio "rimangia" per digerire appieno le sostanze nutritive) e una dura, le classiche "palline" di feci solide.

Coniglio ariete, leone, angora... quale scegliere?

Scegliere un coniglio è sicuramente una scelta abbastanza facile: esistono diverse razze, che ne cambiano le caratteristiche estetiche quali taglia, orecchie e volume del pelo. Non esistono specifiche caratteriali ben precisate per ogni razza, ma di solito si predilige "l'aspetto" che ci piace del coniglio. Un particolare da non sottovalutare nella scelta, è il sesso: i veterinari consigliano la sterilizzazione per evitare abitudini moleste nel coniglio maschio e possibili gravidanze isteriche nella femmina.

Come tenere un coniglio in braccio in maniera corretta

Come detto anche nell'introduzione, il coniglio è un animale molto delicato che può morire solo per un forte shock come una caduta, anche da bassa altezza, o un rumore forte. Allo stesso tempo, il coniglio non deve essere contenuto tra le braccia con la forza: dovete avere una stretta sicura ma non eccessiva e moderare un tono di voce pacato per evitare di spaventarlo tanto da tentare un salto "suicida". Mai lasciare solo un coniglio sul tavolo! Può bastare un colpo improvviso, una risata particolarmente tonante, per farlo allarmare e tentare la fuga con un salto.

Le urine del coniglio sono diverse da quelle degli altri mammiferi

A differenza di noi e di molti altri mammiferi, il coniglio nano ha un'urina del tutto particolare. Innanzitutto non è paglierina e trasparente, appare quasi sabbiosa al tatto e molto densa e scusa. Non bisogna quindi spaventarsi se, vedendolo fare pipì su una piastrella chiara, il colore e la consistenza ci parranno strane. La quota di escrezione di calcio nel coniglio è 20 volte superiore alla norma dei mammiferi, e non dobbiamo scandalizzarci se, toccandola (con dei guanti chiaramente!), risulterà piena di sedimenti e cristalli. Anche la colorazione può far prendere uno spavento: in molti casi, asciugando l'urina o ritrovando una macchia sul pavimento si può constatare che il colore del liquido è arancio o quasi rosso. Solitamente si associa questa colorazione alla presenza di sangue, ma non è così. Il coniglio, specie se mangia molta verdura fresca come carote e radicchio, tende, non assimila completamente il beta carotene, che da questa colorazione "insolita" alle sue urine.

Curare al meglio il proprio coniglio:

Per curare al meglio il proprio coniglio è necessario tenere a mente qualche semplice regola e "trucchetto" per avvantaggiare la sua vita e la nostra.

  • Gestire il mantello: gestire il pelo e la pelliccia del coniglio è importantissima perché è il "cappotto" del nostro amico a quattro zampe. Anche se il coniglio non ama particolarmente essere spazzolato, abituandolo fin da piccolo a questa pratica si favorirà il cambio del pelo. Per farlo servono spazzole delicate ed appositamente studiate per cardare il suo manto e renderlo soffice e perfettamente isolante.
  • Fare il bagnetto: se il coniglio è bene in salute, non avrà bisogno di bagnetti, provvederà da solo ed in maniera soddisfacente, ai suoi bisogni. Tuttavia il bagnetto si può rendere necessario nei casi di conigli anziani, incontinenti o con malattie diarroiche. Il miglior modo, per evitare di shoccarlo, o peggio, che reagisca alla nostra presa, è girarlo di pancia e passargli delicatamente un panno con acqua tiepida nelle zone sporche. Preferite saponi delicati o specifici che suggeriti dal vostro veterinario di fiducia. E' necessario poi asciugarlo con cura perché, sì, anche un colpo di freddo, può uccidere il nostro amico.
  • Gestire le unghie: i lagomorfi hanno l'abitudine di "raspare", un metodo che, oltre a permettergli di scavarsi ripari, mantiene le unghie di una giusta lunghezza. Il coniglio domestico non sempre ci riesce da solo, è necessario affidarsi ad un toelettatore esperto oppure farlo in casa con molta cura perché l'unghia ha un anima "carnosa", ovvero una vena che risulta visibile solo in quegli animali dalle estremità chiare (anche i gatti ce l'hanno), ed utilizzando solo apposite tronchesine.
  • Cura degli occhi: la regione degli occhi ha una serie di ghiandole per la produzione di lacrime che sono il miglior sistema di drenaggio e pulizia dell'iride. Non è raro trovare che il coniglio abbia gli occhi sporchi. E' necessario mantene una pulizia costante della zona oculare, usando salviette delicate o un panno umido.
  • I denti del coniglio: uno dei problemi che si riscontrano maggiormente è la malocclusione, ovvero una crescita esagerata ed in maniera non conforme dei denti. I casi più eclatanti sono quelli degli incisivi che possono crescere smisuratamente e leggermente ricurvi. Anche i denti posteriori, i malariformi, sovente sono interessati da questa patologia che può essere o ereditaria oppure dovuta ad una cattiva alimentazione. Troppi alimenti morbidi non permettono la limitazione dei denti e il loro corretto sviluppo. Se il problema diventa "grave" ci si può rivolgere al proprio medico veterinario che provvederà ad una "limatura" e ad un pareggio dei denti del nostro amico a 4 zampe.

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