LA GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI: PERCHE' SI FESTEGGIA?

07/06/2022 Categorie : Cani , Curiosità , Gatti , Pet e Sostenibilità

Tempo di lettura 2 minuti

Lo stato di salute degli oceani ci può dire molto sulle condizioni dell’intero Pianeta. 

Per celebrarli e sensibilizzare alla loro tutela, l’Assemblea Generale dell’Onu ha riconosciuto ufficialmente l’8 giugno come la data in cui festeggiare la Giornata mondiale degli Oceani.

Prendiamoci cura dei nostri oceani insieme!

Il World Oceans Day

Se l’Africa è la nostra mamma, allora gli oceani sono i nostri fratelli. È proprio un'antica famiglia quella che ha permesso la nascita dell’essere umano. Oggi contribuisce ancora attivamente al nostro benessere con una storia di biodiversità iniziata da mezzo milione di anni.

Gli oceani sono sempre i più importanti polmoni della Terra ma dal 1992 tutto questo è stato riconosciuto come degno di celebrazione. La scelta è caduta su una data importante per tutto l'anno e battezzata come Giornata Mondiale degli Oceani. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Quella di cooperare tra nazioni per il conseguimento di obiettivi comuni è una scelta recente. Si tratta di un cammino complesso che si è espresso in maniera fondamentale nel "Summit della Terra" tenuto in Brasile a Rio de Janeiro all’inizio degli anni ’90.

Era l’8 giugno 1992 quando "i grandi" del pianeta si sono radunati intorno a un tavolo per parlare di tutela ambientale e proprio in questa data è stata istituita la Giornata Mondiale degli Oceani. Nel 2008 è arrivato anche il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite e l’anno seguente è stato formulato il primo tema dedicato al ruolo che tutti noi abbiamo nella tutela del mare. Ma dove nasce l’esigenza di questa responsabilità?

Il valore degli oceani

Il World Oceans Day serve a sensibilizzarci sull’importanza dell’oceano Pacifico, Indiano e Atlantico. Sono tre bacini di acqua fondamentali perché ci consentono di respirare una grandissima quantità di ossigeno, pari alla metà di quella dell’atmosfera.

La maggior parte della biodiversità mondiale si trova dentro agli oceani che occupano il 70% della crosta dell’intero pianeta. Ci vivono organismi unicellulari ma anche animali di grandi dimensioni come balene e squali e offrono lavoro a milioni di individui, in quanto fulcro economico di interi paesi.

Contrastare l’inquinamento

Alla Giornata Mondiale degli Oceani aderiscono 140 paesi che usano questa data come un simbolo importante. L’inquinamento si contrasta tutto l’anno con azioni virtuose e strategie di approccio più rispettose agli oceani. La salute delle acque è ancora quotidianamente minacciata da una pesca incosciente e sproporzionata, dall’abbandono dei rifiuti, dalle incalcolabili lesioni agli ecosistemi.

Pensiamo ai contenitori di plastica che una volta lasciati in mare danneggiano gli esseri viventi per decenni. Prima di diventare un rifiuto hanno accolto saponi e detergenti durati appena il tempo di una doccia o di un bucato.

Il ruolo dello Stato italiano

Il nostro paese è molto attento a festeggiare degnamente la giornata dedicata agli oceani. Le iniziative sono rivolte alla popolazione perché possa diventare più responsabile nei confronti della propria spazzatura.

È sempre sostenuta la partecipazione ai gruppi di raccolta sulle spiagge che oltre alla valenza pratica di smaltire l'immondizia, consentono di fare educazione ambientale soprattutto con i giovani.

Sul sito dell’ISPRA è possibile inviare la foto della propria iniziativa a tutela del mare e informarsi più da vicino su alcune attività di ricerca scientifica rivolte alla salute dei nostri mari e ai danni dell’inquinamento. 

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Lo stato di salute degli oceani ci può dire molto sulle condizioni dell’intero Pianeta. 

Per celebrarli e sensibilizzare alla loro tutela, l’Assemblea Generale dell’Onu ha riconosciuto ufficialmente l’8 giugno come la data in cui festeggiare la Giornata mondiale degli Oceani.

Prendiamoci cura dei nostri oceani insieme!

Il World Oceans Day

Se l’Africa è la nostra mamma, allora gli oceani sono i nostri fratelli. È proprio un'antica famiglia quella che ha permesso la nascita dell’essere umano. Oggi contribuisce ancora attivamente al nostro benessere con una storia di biodiversità iniziata da mezzo milione di anni.

Gli oceani sono sempre i più importanti polmoni della Terra ma dal 1992 tutto questo è stato riconosciuto come degno di celebrazione. La scelta è caduta su una data importante per tutto l'anno e battezzata come Giornata Mondiale degli Oceani. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Quella di cooperare tra nazioni per il conseguimento di obiettivi comuni è una scelta recente. Si tratta di un cammino complesso che si è espresso in maniera fondamentale nel "Summit della Terra" tenuto in Brasile a Rio de Janeiro all’inizio degli anni ’90.

Era l’8 giugno 1992 quando "i grandi" del pianeta si sono radunati intorno a un tavolo per parlare di tutela ambientale e proprio in questa data è stata istituita la Giornata Mondiale degli Oceani. Nel 2008 è arrivato anche il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite e l’anno seguente è stato formulato il primo tema dedicato al ruolo che tutti noi abbiamo nella tutela del mare. Ma dove nasce l’esigenza di questa responsabilità?

Il valore degli oceani

Il World Oceans Day serve a sensibilizzarci sull’importanza dell’oceano Pacifico, Indiano e Atlantico. Sono tre bacini di acqua fondamentali perché ci consentono di respirare una grandissima quantità di ossigeno, pari alla metà di quella dell’atmosfera.

La maggior parte della biodiversità mondiale si trova dentro agli oceani che occupano il 70% della crosta dell’intero pianeta. Ci vivono organismi unicellulari ma anche animali di grandi dimensioni come balene e squali e offrono lavoro a milioni di individui, in quanto fulcro economico di interi paesi.

Contrastare l’inquinamento

Alla Giornata Mondiale degli Oceani aderiscono 140 paesi che usano questa data come un simbolo importante. L’inquinamento si contrasta tutto l’anno con azioni virtuose e strategie di approccio più rispettose agli oceani. La salute delle acque è ancora quotidianamente minacciata da una pesca incosciente e sproporzionata, dall’abbandono dei rifiuti, dalle incalcolabili lesioni agli ecosistemi.

Pensiamo ai contenitori di plastica che una volta lasciati in mare danneggiano gli esseri viventi per decenni. Prima di diventare un rifiuto hanno accolto saponi e detergenti durati appena il tempo di una doccia o di un bucato.

Il ruolo dello Stato italiano

Il nostro paese è molto attento a festeggiare degnamente la giornata dedicata agli oceani. Le iniziative sono rivolte alla popolazione perché possa diventare più responsabile nei confronti della propria spazzatura.

È sempre sostenuta la partecipazione ai gruppi di raccolta sulle spiagge che oltre alla valenza pratica di smaltire l'immondizia, consentono di fare educazione ambientale soprattutto con i giovani.

Sul sito dell’ISPRA è possibile inviare la foto della propria iniziativa a tutela del mare e informarsi più da vicino su alcune attività di ricerca scientifica rivolte alla salute dei nostri mari e ai danni dell’inquinamento. 

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