CENERI NELLE CROCCHETTE: COSA SONO I RESIDUI

20/06/2022 Categorie : Cani , Curiosità , Gatti , Salute

Tempo di lettura 2 minuti

Proteine, grassi e fibre: sono alcuni dei nutrienti che troviamo stampigliati sulle etichette dei cibi per gli animali. Se nell’immediato una loro attenta valutazione aiuta a scegliere i cibi migliori, andando avanti permette di orientarsi meglio sui prodotti adatti alle specifiche esigenze dei nostri amici a quattro zampe.

Con le stesse finalità si valuta la presenza di residui. Essi vengono indicati più tecnicamente come "ceneri grezze" e sono in tanti a chiedersi se siano utili o meno. Ma esistono crocchette senza residui? Vediamolo insieme.

Cosa sono le ceneri grezze

Cani e gatti per mantenersi in buona salute hanno bisogno di cibo sostanzioso e di acqua. Durante la preparazione dei croccantini, la scelta degli ingredienti è quindi un passaggio fondamentale perché determina non solo la quantità di nutrienti ma anche quella delle ceneri.

Queste ultime costituiscono la componente minerale e inorganica ottenuta nei processi industriali di lavorazione degli ingredienti e di separazione dei componenti nutritivi. È per questo che si parla spesso di residui riferendosi a questa particolare tipologia di prodotto.

Cosa non rappresentano

Le ceneri grezze devono il nome alla legge italiana ma questo non ha loro impedito di essere spesso oggetto di fraintendimenti.

Secondo queste deduzioni errate, dovute a una scarsa conoscenza dell’industria alimentare, i residui sarebbero autentiche ceneri di animali oppure il frutto di una cottura degli ingredienti a 500 gradi.

Ma se veramente venissero cotte a queste temperature, le crocchette risulterebbero inutilizzabili. Esse in realtà si ottengono tra gli 80 e i 200 gradi e solo nel caso di analisi specifiche vengono sottoposte a un calore maggiore.

Calcolare la quantità

Una volta chiarito che nel mondo del pet food per ceneri si intendono elementi inorganici, è importante sapere con quali criteri vengono rilevate.

Le analisi si fanno in laboratorio e permettono di conoscere per esteso tutti i minerali presenti in quel particolare tipo di crocchette.

Non esiste però una quantità perfetta di residui perché la presenza o meno di minerali deve essere sempre rapportata al resto degli alimenti: ossa, piume e cartilagine contengono molte sostanze naturali ma sono sicuramente meno nutrienti della carne fresca ricca comunque di ferro e potassio.

Meglio tanti o pochi residui?

Non tutte le tipologie di crocchette sono adatte alle esigenze dei nostri animali. In questo senso anche le ceneri sono da considerare perchè alcuni cani e gatti hanno bisogno di regimi alimentali a basso contenuto di sostanze inorganiche. Non è facile però mettere in pratica questi ragionamenti perché le ceneri grezze rappresentano il totale dei minerali ma non danno informazioni sul tipo di sostanze che contengono.

Per questo è sempre meglio che sia il veterinario a fornire indicazioni alimentari in presenza di patologie o di stati fisiologici alterati sia in maniera transitoria che permanente.

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Proteine, grassi e fibre: sono alcuni dei nutrienti che troviamo stampigliati sulle etichette dei cibi per gli animali. Se nell’immediato una loro attenta valutazione aiuta a scegliere i cibi migliori, andando avanti permette di orientarsi meglio sui prodotti adatti alle specifiche esigenze dei nostri amici a quattro zampe.

Con le stesse finalità si valuta la presenza di residui. Essi vengono indicati più tecnicamente come "ceneri grezze" e sono in tanti a chiedersi se siano utili o meno. Ma esistono crocchette senza residui? Vediamolo insieme.

Cosa sono le ceneri grezze

Cani e gatti per mantenersi in buona salute hanno bisogno di cibo sostanzioso e di acqua. Durante la preparazione dei croccantini, la scelta degli ingredienti è quindi un passaggio fondamentale perché determina non solo la quantità di nutrienti ma anche quella delle ceneri.

Queste ultime costituiscono la componente minerale e inorganica ottenuta nei processi industriali di lavorazione degli ingredienti e di separazione dei componenti nutritivi. È per questo che si parla spesso di residui riferendosi a questa particolare tipologia di prodotto.

Cosa non rappresentano

Le ceneri grezze devono il nome alla legge italiana ma questo non ha loro impedito di essere spesso oggetto di fraintendimenti.

Secondo queste deduzioni errate, dovute a una scarsa conoscenza dell’industria alimentare, i residui sarebbero autentiche ceneri di animali oppure il frutto di una cottura degli ingredienti a 500 gradi.

Ma se veramente venissero cotte a queste temperature, le crocchette risulterebbero inutilizzabili. Esse in realtà si ottengono tra gli 80 e i 200 gradi e solo nel caso di analisi specifiche vengono sottoposte a un calore maggiore.

Calcolare la quantità

Una volta chiarito che nel mondo del pet food per ceneri si intendono elementi inorganici, è importante sapere con quali criteri vengono rilevate.

Le analisi si fanno in laboratorio e permettono di conoscere per esteso tutti i minerali presenti in quel particolare tipo di crocchette.

Non esiste però una quantità perfetta di residui perché la presenza o meno di minerali deve essere sempre rapportata al resto degli alimenti: ossa, piume e cartilagine contengono molte sostanze naturali ma sono sicuramente meno nutrienti della carne fresca ricca comunque di ferro e potassio.

Meglio tanti o pochi residui?

Non tutte le tipologie di crocchette sono adatte alle esigenze dei nostri animali. In questo senso anche le ceneri sono da considerare perchè alcuni cani e gatti hanno bisogno di regimi alimentali a basso contenuto di sostanze inorganiche. Non è facile però mettere in pratica questi ragionamenti perché le ceneri grezze rappresentano il totale dei minerali ma non danno informazioni sul tipo di sostanze che contengono.

Per questo è sempre meglio che sia il veterinario a fornire indicazioni alimentari in presenza di patologie o di stati fisiologici alterati sia in maniera transitoria che permanente.

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