CARNE FRESCA PER CANE E GATTO: COME RICONOSCERLA E PERCHE' SCEGLIERLA

13/06/2019 Categorie : Cani , Gatti , Salute

Tempo di lettura 5 minuti

L’uomo e il cane, e a seguire anche il gatto, sono legati da una storia evolutiva parallela ma per tanti aspetti molto vicina. In particolare nell'alimentazione. Oggi non parliamo più di addomesticamento, ma ci riferiamo allo scambio intercorso in passato e quello attuale come un virtuoso condizionamento reciproco.

Svariati studi filogenetici hanno fatto discendere dai lupi gli attuali canidi e di conseguenza la molteplicità di razze esistenti nel mondo. L’ultima svolta scientifica che permise di chiarire se il cane domestico fosse carnivoro o onnivoro, rispetto al lupo, avvenne nel 2003 per merito di un gruppo di scienziati, Haidi G. Parker, Lindblad K. e Axelsson, i quali stabilirono che il cane domestico derivava dal lupo e che con esso divideva un’altissima percentuale del suo DNA.

Il rapporto di reciproco scambio, tuttavia, tra uomo e cane, ma anche tra uomo e gatto, ha condotto a una progressiva mutazione delle caratteristiche tipiche di ciascuna specie e delle sue abitudini, anche alimentari.

Si sono manifestate le capacità adattive del cane e del gatto, che li hanno caratterizzati nel passaggio da animali selvatici ad animali domestici e, sempre più di frequente, a membri delle nostre famiglie. È evidente come cani e gatti possano digerire una varietà di alimenti maggiore rispetto ai loro antenati; rispetto ai lupi, i cani hanno compiuto adattamenti genetici nella digestione di molti nutrienti.

Come si è adattato l'intestino del cane al cibo tradizionale?

Scienziati, genetisti, etologi, sono d'accordo sull’importanza del ruolo delle proteine nell’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe. Come abbiamo detto, essendosi adattati a una dieta più varia di quella che assumevano i loro antenati, mantengono inalterate alcune caratteristiche di carnivori.

Per scegliere il programma alimentare più adatto alle loro esigenze occorre conoscere pertanto il differente valore biologico e la digeribilità delle proteine apportate dai vari cibi.

Questi possono dipendere da:

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI SPECIFICHE (carne rossa, carne bianca, più magra, più grassa...)

STATUS DELLA MATERIA PRIMA (fresca o disidratata)

La carne e il pesce sono senza dubbio le migliori fonti proteiche in quanto a valore biologico e digeribilità, ricche di preziosi aminoacidi.

Le proteine e gli amminoacidi nella dieta del cane e del gatto

Ma cosa sono le proteine e gli aminoacidi? Le proteine, dette anche protidi, rappresentano un ampio gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi. Possiamo immaginare gli aminoacidi come i mattoni per la costruzione delle proteine.

Le proteine svolgono un ruolo essenziale per l’organismo in quando sono coadiuvanti per la costruzione e produzione di:

  • muscoli
  • pelle
  • ossa
  • ormoni
  • enzimi

Ogni proteina è in grado di fornire, all’organismo animale che la assume, un diverso corredo aminoacidico proprio della costituzione della proteina stessa.

Aminoacidi essenziali e non essenziali

Alcuni aminoacidi sono classificati come essenziali o fondamentali: sono dieci per i cani

  1. arginina
  2. istidina
  3. isoleucina
  4. leucina
  5. lisina
  6. metionina
  7. fenilalanina
  8. triptofano
  9. treonina
  10. valina

e sono undici invece quelli necessari all'organismo dei gatti:

  1. taurina
  2. arginina
  3. istidina
  4. isoleucina
  5. leucina
  6. lisina
  7. metionina
  8. fenilalanina
  9. treonina
  10. triptofano
  11. valina

sono definiti essenziali in quanto non possono essere sintetizzati dal corpo in quantità sufficiente e quindi devono essere forniti necessariamente con l’alimentazione.

Gli aminoacidi non essenziali sono definiti come tali poiché l’organismo del cane e del gatto è in grado di produrli naturalmente utilizzando altre proteine e aminoacidi ingeriti.

Per il cane gli aminoacidi non essenziali sono: alanina, asparagina, aspartato, cisteina, glutammato, glutammina, idrossilosina, idrossiprolina, prolina, serina, tirosina. Ce ne sono alcuni, infine, condizionatamente essenziali, cioè abitualmente non richiesti nell’alimento, tranne in alcune condizioni patologiche o fisiologiche, in cui non possono essere sintetizzati in quantità adeguata. 

Cosa vuol dire VALORE BIOLOGICO della carne?

Abbiamo parlato più volte di valore biologico della carne, ma cos'è di preciso? Dalla quantità e qualità degli aminoacidi e dalla presenza o meno di alcuni di essi (quelli considerati essenziali) dipende il valore biologico della proteina.  

Le proteine sono complete (ovvero a elevato valore biologico) se contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e proporzione adeguata per l’organismo. In generale, il valore biologico delle proteine animali è superiore a quello delle proteine vegetali e ciò perché sono più simili a quelle che costituiscono l’organismo animale.

Le proteine contenute nella carne e nel pesce fresco, in particolare, apportano diversi vantaggi:

  • MAGGIORE APPETIBILITA'
  • MIGLIORE DIGERIBILITA'
  • GIUSTO APPORTO DI AMMINOACIDI 

Come si classificano le carni contenute nel cibo per cani e per gatti

Le carni vengono solitamente classificate in base al colore, che dipende dalla quantità di due proteine presenti nel muscolo (mioglobina) e nel sangue dell’animale (emoglobina).

CARNI BIANCHE

Sono contraddistinti da una presenza minore di mioglobina che conferisce a queste carni il colore bianco, indice di alta digeribilità. Il loro valore nutritivo è equiparabile a quello delle rosse, ma sono più magre specialmente se private della pelle. Le principali carni bianche sono:

  • Coniglio
  • Agnello
  • Pollo
  • Tacchino

CARNI ROSSE

Il colore della carne può essere influenzato anche dall'età dell'animale, dalle tecniche e le condizioni di macellazione e infine la frollatura ma, orientativamente, quella bovina appare di colore rosso vivo solcato da venature bianco-giallastre, che contraddistinguono le parti grasse.

Per carni rosse si intendono quelle di

  • Bovino
  • Equino

CARNI ROSATE

Il maiale è la carne rosata per eccellenza. Unisce le caratteristiche delle rosse e delle bianche. Filetto e lombata sono le parti magre di questo animale che viene interamente sfruttato. Fanno parte della categoria delle carni rosate:

  • Maiale
  • Vitello
  • Bovino con macellazione tra i 5 e i 6 mesi alimentato a latte

CARNI NERE

Le carni nere sono tipiche della categoria selvaggina. Questa carne è caratterizzata da un aspetto compatto e scura, ricca di tessuto connettivo. Sono carni nere:

  • Cinghiali
  • Fagiani
  • Quaglie

Pasci, molluschi e crostacei per cani e gatti: il valore biologico

La prima classificazione che si fa delle varie specie ittiche è tra pesci, molluschi e crostacei. I pesci, a loro volta, sono generalmente distinti in base all’habitat in cui vivono (acqua dolce o acqua salata). Altra classificazione, di tipo commerciale, molto usata è quella che distingue tra pesce azzurro e pesce bianco.

Il pesce azzurro include specie generalmente di piccola pezzatura (bianchetti, aggiughine, sardine, neonato o pesce cristallo) di varia forma e sfumature di colorazione. Biologicamente parlando il pesce azzurro è spesso ricco di olii.

Viene definito invece pesce bianco tutto quel pesce che ha carni bianche, un contenuto molto basso di grassi e medio alto di proteine. Questa caratteristica lo rende facilmente digeribile. È considerato pesce bianco:

  • l’orata
  • la spigola
  • il branzino
  • la sogliola

Le caratteristiche nutrizionali del pesce

Tra i vari elementi contenuti nelle carni delle specie ittiche scarseggiano quelli carichi di tessuto connettivo. La carne del pesce di solito è meno compatta e tende a sfaldarsi. Questa proprietà (o assenza di tessuto connettivo) rende le proteine altamente digeribili ed adatta a soggetti intolleranti o con allergie alimentari.

Anche il pesce possiede un’elevata percentuale di proteine a elevato valore biologico (intorno al 15-20%) e numerosi sali minerali tra cui il calcio, il fosforo e lo iodio. Troviamo, inoltre, buone quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D.

La percentuale di grassi varia tra le diverse specie dallo 0,5% al 27%. In particolare sono presenti fosfolipidi e grassi insaturi ad alta concentrazione di omega 3.

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Cani , Gatti , Salute

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L’uomo e il cane, e a seguire anche il gatto, sono legati da una storia evolutiva parallela ma per tanti aspetti molto vicina. In particolare nell'alimentazione. Oggi non parliamo più di addomesticamento, ma ci riferiamo allo scambio intercorso in passato e quello attuale come un virtuoso condizionamento reciproco.

Svariati studi filogenetici hanno fatto discendere dai lupi gli attuali canidi e di conseguenza la molteplicità di razze esistenti nel mondo. L’ultima svolta scientifica che permise di chiarire se il cane domestico fosse carnivoro o onnivoro, rispetto al lupo, avvenne nel 2003 per merito di un gruppo di scienziati, Haidi G. Parker, Lindblad K. e Axelsson, i quali stabilirono che il cane domestico derivava dal lupo e che con esso divideva un’altissima percentuale del suo DNA.

Il rapporto di reciproco scambio, tuttavia, tra uomo e cane, ma anche tra uomo e gatto, ha condotto a una progressiva mutazione delle caratteristiche tipiche di ciascuna specie e delle sue abitudini, anche alimentari.

Si sono manifestate le capacità adattive del cane e del gatto, che li hanno caratterizzati nel passaggio da animali selvatici ad animali domestici e, sempre più di frequente, a membri delle nostre famiglie. È evidente come cani e gatti possano digerire una varietà di alimenti maggiore rispetto ai loro antenati; rispetto ai lupi, i cani hanno compiuto adattamenti genetici nella digestione di molti nutrienti.

Come si è adattato l'intestino del cane al cibo tradizionale?

Scienziati, genetisti, etologi, sono d'accordo sull’importanza del ruolo delle proteine nell’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe. Come abbiamo detto, essendosi adattati a una dieta più varia di quella che assumevano i loro antenati, mantengono inalterate alcune caratteristiche di carnivori.

Per scegliere il programma alimentare più adatto alle loro esigenze occorre conoscere pertanto il differente valore biologico e la digeribilità delle proteine apportate dai vari cibi.

Questi possono dipendere da:

CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI SPECIFICHE (carne rossa, carne bianca, più magra, più grassa...)

STATUS DELLA MATERIA PRIMA (fresca o disidratata)

La carne e il pesce sono senza dubbio le migliori fonti proteiche in quanto a valore biologico e digeribilità, ricche di preziosi aminoacidi.

Le proteine e gli amminoacidi nella dieta del cane e del gatto

Ma cosa sono le proteine e gli aminoacidi? Le proteine, dette anche protidi, rappresentano un ampio gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi. Possiamo immaginare gli aminoacidi come i mattoni per la costruzione delle proteine.

Le proteine svolgono un ruolo essenziale per l’organismo in quando sono coadiuvanti per la costruzione e produzione di:

  • muscoli
  • pelle
  • ossa
  • ormoni
  • enzimi

Ogni proteina è in grado di fornire, all’organismo animale che la assume, un diverso corredo aminoacidico proprio della costituzione della proteina stessa.

Aminoacidi essenziali e non essenziali

Alcuni aminoacidi sono classificati come essenziali o fondamentali: sono dieci per i cani

  1. arginina
  2. istidina
  3. isoleucina
  4. leucina
  5. lisina
  6. metionina
  7. fenilalanina
  8. triptofano
  9. treonina
  10. valina

e sono undici invece quelli necessari all'organismo dei gatti:

  1. taurina
  2. arginina
  3. istidina
  4. isoleucina
  5. leucina
  6. lisina
  7. metionina
  8. fenilalanina
  9. treonina
  10. triptofano
  11. valina

sono definiti essenziali in quanto non possono essere sintetizzati dal corpo in quantità sufficiente e quindi devono essere forniti necessariamente con l’alimentazione.

Gli aminoacidi non essenziali sono definiti come tali poiché l’organismo del cane e del gatto è in grado di produrli naturalmente utilizzando altre proteine e aminoacidi ingeriti.

Per il cane gli aminoacidi non essenziali sono: alanina, asparagina, aspartato, cisteina, glutammato, glutammina, idrossilosina, idrossiprolina, prolina, serina, tirosina. Ce ne sono alcuni, infine, condizionatamente essenziali, cioè abitualmente non richiesti nell’alimento, tranne in alcune condizioni patologiche o fisiologiche, in cui non possono essere sintetizzati in quantità adeguata. 

Cosa vuol dire VALORE BIOLOGICO della carne?

Abbiamo parlato più volte di valore biologico della carne, ma cos'è di preciso? Dalla quantità e qualità degli aminoacidi e dalla presenza o meno di alcuni di essi (quelli considerati essenziali) dipende il valore biologico della proteina.  

Le proteine sono complete (ovvero a elevato valore biologico) se contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e proporzione adeguata per l’organismo. In generale, il valore biologico delle proteine animali è superiore a quello delle proteine vegetali e ciò perché sono più simili a quelle che costituiscono l’organismo animale.

Le proteine contenute nella carne e nel pesce fresco, in particolare, apportano diversi vantaggi:

  • MAGGIORE APPETIBILITA'
  • MIGLIORE DIGERIBILITA'
  • GIUSTO APPORTO DI AMMINOACIDI 

Come si classificano le carni contenute nel cibo per cani e per gatti

Le carni vengono solitamente classificate in base al colore, che dipende dalla quantità di due proteine presenti nel muscolo (mioglobina) e nel sangue dell’animale (emoglobina).

CARNI BIANCHE

Sono contraddistinti da una presenza minore di mioglobina che conferisce a queste carni il colore bianco, indice di alta digeribilità. Il loro valore nutritivo è equiparabile a quello delle rosse, ma sono più magre specialmente se private della pelle. Le principali carni bianche sono:

  • Coniglio
  • Agnello
  • Pollo
  • Tacchino

CARNI ROSSE

Il colore della carne può essere influenzato anche dall'età dell'animale, dalle tecniche e le condizioni di macellazione e infine la frollatura ma, orientativamente, quella bovina appare di colore rosso vivo solcato da venature bianco-giallastre, che contraddistinguono le parti grasse.

Per carni rosse si intendono quelle di

  • Bovino
  • Equino

CARNI ROSATE

Il maiale è la carne rosata per eccellenza. Unisce le caratteristiche delle rosse e delle bianche. Filetto e lombata sono le parti magre di questo animale che viene interamente sfruttato. Fanno parte della categoria delle carni rosate:

  • Maiale
  • Vitello
  • Bovino con macellazione tra i 5 e i 6 mesi alimentato a latte

CARNI NERE

Le carni nere sono tipiche della categoria selvaggina. Questa carne è caratterizzata da un aspetto compatto e scura, ricca di tessuto connettivo. Sono carni nere:

  • Cinghiali
  • Fagiani
  • Quaglie

Pasci, molluschi e crostacei per cani e gatti: il valore biologico

La prima classificazione che si fa delle varie specie ittiche è tra pesci, molluschi e crostacei. I pesci, a loro volta, sono generalmente distinti in base all’habitat in cui vivono (acqua dolce o acqua salata). Altra classificazione, di tipo commerciale, molto usata è quella che distingue tra pesce azzurro e pesce bianco.

Il pesce azzurro include specie generalmente di piccola pezzatura (bianchetti, aggiughine, sardine, neonato o pesce cristallo) di varia forma e sfumature di colorazione. Biologicamente parlando il pesce azzurro è spesso ricco di olii.

Viene definito invece pesce bianco tutto quel pesce che ha carni bianche, un contenuto molto basso di grassi e medio alto di proteine. Questa caratteristica lo rende facilmente digeribile. È considerato pesce bianco:

  • l’orata
  • la spigola
  • il branzino
  • la sogliola

Le caratteristiche nutrizionali del pesce

Tra i vari elementi contenuti nelle carni delle specie ittiche scarseggiano quelli carichi di tessuto connettivo. La carne del pesce di solito è meno compatta e tende a sfaldarsi. Questa proprietà (o assenza di tessuto connettivo) rende le proteine altamente digeribili ed adatta a soggetti intolleranti o con allergie alimentari.

Anche il pesce possiede un’elevata percentuale di proteine a elevato valore biologico (intorno al 15-20%) e numerosi sali minerali tra cui il calcio, il fosforo e lo iodio. Troviamo, inoltre, buone quantità di vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina D.

La percentuale di grassi varia tra le diverse specie dallo 0,5% al 27%. In particolare sono presenti fosfolipidi e grassi insaturi ad alta concentrazione di omega 3.

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